Il Corpus Domini diventa Caserma Sagramoso, poi i profughi
L'uso militare continua fino a secolo XX inoltrato, quando la caserma Corpus Domini, nel 1907, muta il nome in Sagramoso; alla fine della seconda guerra mondiale, dopo aver ospitato l'alloggio di carabinieri e ufficiali, è utilizzata, come avviene anche per gli adiacenti ex monasteri, per ricoverare gli sfollati e i profughi, destinazione che comporta la suddivisione e la frammentazione mediante tramezzature dei grandi ambienti che erano stati realizzati, operando poderosi sventramenti, alla fine del Settecento.
Alla fine degli anni cinquanta la partenza degli sfollati comporta il definitivo abbandono del complesso; viene demolito anche il piano terra sopravvissuto del lato orientale del chiostro cinquecentesco per la costruzione di un condominio tuttora esistente a testimoniare la assoluta mancanza di sensibilità e di cultura, architettonica oltre che storica, di quegli anni.
Dal 1969 una officina meccanica, dismessa pochi anni or sono, si è insediata nella chiesa del Corpus Domini e in alcuni locali attigui, consentendone, paradossalmente, la conservazione.