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Guido Miglioli prosegue il racconto di quello storico mattino, specificando la reazione di Farinacci . Scrive: "Anch'egli non azzarda un'immediata risposta; ma poi ecco uno sfogo incontenibile, in cui erompe la sua parola fremente. Parla dell'ingratitudine del popolo alla sua generosità, dell'incapacità e della vigliaccheria dei suoi amici e beneficati; ricorda un sequela di nomi e di fatti, contro i quali si scaglia con disprezzo feroce; tutta una storia ventennale rigurgita dal suo pensiero e dal suo animo, esulcerati dalla disillusione e dal tradimento. L'ombra di una fine oscura lo sovrasta, ma reagisce, perché la sua protervia non è ancora battuta e pur tra i dubbi incalzanti dell'agonia si erge e grida: "Verrà l'ora per tutti! Se si accettano, queste sono le mie condizioni, oggi". E consegnandomi un foglio di carta e una penna, detta testualmente:
"Io voglio contribuire soltanto ad un minimo di ordine pubblico in città ed in provincia, senza nessun compromesso politico con nessun uomo e nessun partito. A questo scopo, la proposta vostra di trattare con rappresentanti militari è inutile, perché io sono il rappresentante effettivo e gerarchico di tutte le forze militari; ed aggiungo che sarebbe poi dannoso intavolare colloqui ed accordi con capi militari in sottordine, perché si rischierebbe di compromettere lo stesso scopo che si vuol conseguire.
Non chiedo nulla per me nè per nessuno dei fascisti. Se dovranno aver luogo giudizi e provvedimenti, questi siano presi dagli organi legali e responsabili.
Domando che gli elementi che assumeranno il potere siano veramente capaci, o dimostrino la loro buona volontà di garantire l'ordine fino all'arrivo delle forze alleate. E a questo proposito, io metto a disposizione tutte quante le persone, oggi ancora non conosciute, che si dovranno adoperare per l'ordine pubblico come i migliori cittadini.
Accetto di anticipare eventualmente l'evacuazione delle forze militari italiane d'accordo con le autorità germaniche, verificandosi tali condizioni.
A prova del mio animo, lascio qui intatto ed all'ordine più perfetto, un giornale ed uno stabilimento di oltre nove milioni di lire, perché il reddito sia devoluto alle maestranze, sotto la gestione garantita del comune di Cremona e dello Stato.
Chiunque verrà da me per conferire in merito, in forma ufficiale, può essere sicuro che, anche in caso di non accettazione delle proposte suddette, il suo nome sarà ignorato, come resterà ignorato tutto quanto sopra ho detto"......
Il Comitato di Liberazione non poteva dare corso alle proposte comunicategli. Ne sono avvisato la sera stessa e passo questa decisione a chi la trasmetterà, a sua volta, all'interessato"



Pagina aggiornata alle ore 12:36:12 di Giovedì, 16 dicembre 2004



"Il Vascello e la storia"

Cinquant'anni fa moriva Guido Miglioli
campione del sindacalismo contadino

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