La foto: Guardie Rosse Volanti cremasche

"Il Vascello": la storia, una ricerca di Giuseppe Azzoni
Lo squadrismo a Cremona

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Guardie-Rosse-Volanti


IL 1922, UN ANNO DI SANGUE

- A Gussola le camice nere, presente lo stesso Farinacci, minacciano il giornalaio del paese perché escluda dalla vendita l'Eco dei Comunisti (EdC del 7 gennaio).
- Raid con bastonature a Grumello il giorno di S.Stefano (EdC del 7 gennaio).
- A Pieve d'Olmi picchiati duramente con i bastoni i compagni Guarneri, Balestreri, Lunghi (EdC del 14 gennaio).
- Scorreria e violenze alla cooperativa “l'Avvenire” di Cremona (EdC del 21 gennaio).
- Francesco Rossi è ferito a sangue con bastonate sulla testa nella cooperativa a Longardore; picchiati anche Savaresi, Feroldi e Bigoli (EdC del 28 gennaio).
- S. Daniele, 7 febbraio, osteria di Bruschetti: ha inizio qui una sequela di fatti in cui quattro fascisti, armati, feriscono ad una gamba il contadino Destri e poi ad una spalla Pietro Dondi. Il fratello di quest'ultimo, Aristide, reagisce in sua difesa e viene ammazzato (EdC del 11 febbraio).
- Violenze in diverse località, con feriti e gente pestata: Silla a Bonemerse, l'operaio Cattaneo a Bagnara, Leopoldo Fracassi a Piadena, Frigoli a Barzaniga (EdC del 11 febbraio).
- A Corte dè Frati incursione di fascisti, giunti con camion si scagliano ad impedire una assemblea dei contadini “bianchi” ed a saccheggiare la loro cooperativa (EdC 11 febbraio).
- Ferito ad Agoiolo l'operaio diciassettenne Celestino Araldi (EdC del 18 febbraio).
- Picchiati a sangue il banconiere Tedoldi e Modeni durante una ennesima aggressione nella cooperativa di Bonemerse (EdC del 18 febbraio).
- Ad Agnadello, il 16 febbraio, lo squadrista lodigiano G. Marazzina muore per un colpo di pistola in un alterco con un assessore socialista
- Agguato a Gurata: alle dieci di sera mentre torna a casa in compagnia del nipotino dodicenne viene ferito Annibale Lazzari (EdC del 25 febbraio).
- Aveva al collo un fazzoletto rosso e quindi viene picchiato, a Stagno, Agostino Miglioli (EdC del 25 febbraio).
- Una sessantina di squadristi irrompono con violenza nella cooperativa di Vicoboneghisio, è ferito Michele Rossini di 72 anni (EdC del 25 febbraio).
- Un gruppo di un centinaio di fascisti invade e devasta la cooperativa “Soavi” di S. Felice: una ventina i feriti, tra cui il sedicenne Arturo Lazzaretti. Lo stesso gruppo in seguito prosegue la scorreria aggredendo i dirigenti sindacali socialisti Verzelletti e Caporali, picchiati selvaggiamente (EdC del 4 marzo).
- A Casalmaggiore grave intimidazione al consiglio comunale, cui vengono richieste le dimissioni. Il sottoprefetto Oddone spudoratamente fa propria questa richiesta e la rende ufficiale con la scusa di “evitare disordini”. Solo il comunista Ferlucchini non si dimette e l'amministrazione cade (EdC del 25 marzo).
- A Castelverde il lavoratore Angelo Bolzoni viene pestato, e poi arrestato, altre tre persone vengono ferite. A Cà Basse Cavagnoli e Galvani sono costretti a ricorrere all'ospedale dopo le botte ricevute con una mazza ferrata in una aggressione in cooperativa. A Stagno da un'auto di fascisti partono alcuni colpi di rivoltella e vengono feriti tre lavoratori (EdC del 25 marzo).
- A Grumello il 29 marzo viene assaltata la cooperativa socialista .
- Due vittime a S. Pietro di Pieve Delmona: il 2 aprile l'ex-brigadiere Aldovini, segretario fascista di Pieve D., spara ed uccide il giovanissimo compagno Bonali ed il capolega Guido Spotti. Ferito anche il mutilato di guerra Giuseppe Cremonesi (EdC del 8 aprile).
- Il fascista Carlo Zeni è ucciso in una imboscata a Pozzaglio .

Squadristi in stazione

- Il sindaco di Derovere, Bergogni, viene picchiato e ferito dai fascisti (EdC del 8 aprile).
- A Cà de Bonavogli viene sfondata la porta e messa a soqquadro la casa di Eugenio Boselli; suo fratello Libero è duramente pestato in cooperativa (EdC del 8 aprile).
- Carlo Arienti è schiaffeggiato in piazza, altri tre compagni bastonati a Piadena (EdC del 16 aprile).
- A Casalmaggiore i fascisti proclamano lo “sciopero del contribuente” e piantonano con randelli l'ingresso dell'esattoria comunale, nella benevola passività dei carabinieri (EdC del 29 aprile).
- L'operaio Sanfelici viene assassinato per strada, a Cogozzo, mentre torna a casa con la moglie e il figlioletto (EdC del 29 aprile).
- Primo maggio '22 di ferro e di fuoco. A Binanuova i fascisti sparano verso la cooperativa: il banconiere Cornelio Salvi, di 43 anni, viene colpito ed ucciso. A Bonemerse subito dopo la manifestazione, percosse ed insulti alla moglie del sindaco, ai compagni Uva, Rinaldi e altri; invase anche le case degli assessori Superti e Camerini. A Piadena oltre cento fascisti armati scorrazzano una sera per le vie intimando alla gente di rientrare in casa se non muniti di un salvacondotto del fascio: una ventina i feriti, tra cui il cementista Leopoldo Bona, che è ridotto in fin di vita. Ad una donna, Padova, viene fratturato il setto nasale. A Pescarolo è il sindaco che viene aggredito e bastonato, insieme con la moglie ed il padre: anche qui scorrerie per il paese fino a notte, quando è aggredita la casa di Cortellazzi. A S.Daniele vengono feriti per strada Poli e Benassi. A Soncino viene saccheggiata la sede del circolo socialista. La manifestazione del primo maggio a Cremona viene rinviata di una settimana (EdC del 6 maggio ).
- A Stagno Lombardo, il 7 maggio, squadracce del piacentino e del parmense seminano letteralmente il terrore, la cooperativa viene distrutta . A S.Daniele cinque compagni sono bersaglio di colpi d'arma da fuoco e sono feriti: uno di essi, Poli, è colpito alla schiena gravemente. A Castelverde il salariato agricolo Jotta viene bastonato perchè rifiuta di fare 9 ore di lavoro invece delle 8 di contratto (EdC del 13 maggio).
- Il 16 maggio un gruppo di fascisti capitanato da Farinacci occupa con la violenza la presidenza dell'aula del Consiglio provinciale e ne disperde i convenuti .
- Il circolo del PPI di Montodine è devastato, il 21 maggio, stessa cosa il giorno successivo accade per il circolo socialista di S. Maria della Croce .
- Gravissimi disordini a Crema, presente Farinacci. Questa volta i carabinieri reagiscono ed il fascista Torrisi rimane a terra morto (EdC del 27 maggio).
- Vengono bastonati, all'uscita dal carcere di Bozzolo, l'ex-sindaco di Solarolo Zanimacchia con Grazioli, Cisi e Torchio (EdC del 27 maggio).
- Assalito, il 25 maggio, da una squadraccia il circolo socialista di Vaiano Cremasco .
- Il 28 maggio un centinaio di fascisti circondano “l'osteria del salice” di via Morbasco a Cremona, una quarantina entrano per le solite ribalderie, minacciano e picchiano: Mario Duri cerca di fuggire, cade per terra, gli sparano ed è ucciso. Forte è l'impressione perchè tra i fascisti uccisori c'era il fratello della vittima (EdC del 3 giugno - .
- A Calvatone, il 30 maggio, due fascisti fermano nella via principale un forestiero di passaggio e gli intimano di seguirli presso la sede del fascio, questi mostra di seguirli ma estrae una pistola, ne uccide uno, il segretario fascista locale Linneo Cremona, e fugge (EdC del 3 giugno ).
- A Isolello alcuni squadristi di Torre Picenardi picchiano un ragazzo, Aristide Ferrari, allo scopo dichiarato di... dare una lezione a suo fratello che è un comunista (EdC del 10 giugno).
- Alla cooperativa di S. Daniele ed al circolo PPI di Fiesco ennesima aggressione, l'11 giugno.
- Acquanegra sul Chiese, 14 giugno: lo squadrista Baroni guida una spedizione verso il cremonese, i carabinieri intimano l'alt al camion, che non si ferma, sparano ed il Baroni viene ucciso .
- A Piadena vengono malmenati il presidente della cooperativa Ponzoni, il consigliere provinciale Pavesi, i consiglieri comunali Fracassi e Iorini, il canestraio Pansa ed Elvira Della Bassa (EdC del 10 giugno).
- A Madignano, durante una aggressione ad un gruppo di popolari, il 18 giugno, uno di questi fugge e viene inseguito: tra gli inseguitori Renzo Piacentini viene colpito da un proiettile, sparato dalla casa del fuggitivo, e muore (EdC del 24 giugno ).
- Agguato notturno a Gerre: il compagno Luigi Bertoletti viene ferito per strada mentre torna a casa (EdC del 24 giugno).
- Il 20 ed il 21 giugno vengono distrutti i circoli socialisti di Nosadello di Pandino e di Bagnolo Cremasco .
- Elezioni comunali ad Isola Dovarese: fascisti muniti di manganello presidiano i seggi e mettono in atto pesanti sistemi di intimidazione verso gli elettori (EdC del 24 giugno).
- A Volongo la maestra Rosa Maria è insultata e la sua casa è fatta segno ad una sassaiola (EdC del 24 giugno).
- Il 16 giugno camicie nere di Farinacci occupano la Prefettura chiedendo ed ottenendo che venga spedito un arrogante messaggio al governo, nell'occasione viene anche incendiata la abitazione di Guido Miglioli .
- Devastate il 25 la cooperativa di Vicoboneghisio, il 26 quella di Cappella di Casalmaggiore ed il 27 la cooperativa di Cappella Picenardi .
- A Cremona il compagno Maffezzoni, medico, è selvaggiamente picchiato mentre torna dalla visita ad un paziente (EdC del 8 luglio).
- Il 5 luglio è invaso dai fascisti, guidati da Farinacci, il Comune di Cremona, mentre squadre vanno nelle case dei consiglieri comunali ingiungendo loro, con la violenza, di firmare le dimissioni. L'on. Garibotti si rivolge con urgenza al Governo, Facta rinvia ogni risposta… al normale calendario parlamentare (EdC del 8 luglio - .
- A Genivolta, nella serata del 9 luglio, una squadraccia di fascisti soncinesi percorre le strade imponendo di chiudere alle osterie loro non gradite, picchiando qualcuno che protesta. Quindi si portano alla abitazione di Taverna, dirigente del PPI locale, e lo bastonano, interviene il figlio G. Taverna, che viene ucciso a revolverate (EdC del 15 luglio ).
- Il compagno Ruffini, di Stagno, è ferito ad una gamba da un proiettile mentre rincasa (EdC del 15 luglio).
- “Cremona invasa dalle orde barbariche - Incidenti e devastazioni - Operai bastonati a sangue - complicità delle autorità tutorie”. Con questo drammatico titolo si aprono due pagine di notizie e commenti sui famosi fatti del 15 luglio 1922 e giorni successivi, quando Cremona viene per ben 4 giorni messa letteralmente in stato d'assedio da alcune migliaia di fascisti convenuti da diverse province. Tra gli episodi più gravi si segnalano l'incendio della Camera del lavoro, la distruzione della tipografia “la proletaria” e della sede della cooperativa “Fra lavoratori” di Porta Mosa, il saccheggio e l'incendio nella casa dell'on. Miglioli in via Vecchio Passeggio e in quella dell'on. Garibotti (EdC del 22 luglio ).
- Anche in provincia lo squadrismo imperversa: vengono segnalati episodi più o meno gravi da Acquanegra, Ossolaro, Pizzighettone, Ripalta Arpina, Pozzaglio (il cui municipio è invaso il 16 luglio), Agnadello, Cremosano e ancora Stagno Lombardo (EdC del 29 luglio ).
- La cooperativa Carlo Marx di Via Mantova viene assaltata con bombe a mano: i lavoratori la difendono e le guardie regie sparano contro di loro ed arrestano il banconiere Ruffini. E' presente all'assalto lo stesso Farinacci (EdC del 5 agosto).
- Costretti a dimettersi il sindaco e gli assessori socialisti di Crema (EdC del 5 agosto).
- A Stagno viene aggredito Dante Fornari (EdC del 5 agosto).
- A Cà de Bonavogli, il 18 agosto, il fascista Carlo Gambarotti entra nell'osteria ed intima il silenzio, qualcuno reagisce e nel frangente Gambarotti viene ucciso .
- Il Consiglio Comunale di Cremona viene sciolto con regio decreto (EdC del 19 agosto).
- Strage, con tre assassinati, nell'osteria Stagnati di S.Giovanni in Croce il 20 agosto: una squadraccia entra gridando ed imponendo di gridare “viva l'Italia”. Uno dei presenti rifiuta e pronuncia una battuta ironica, i fascisti si scatenano sparano ed uccidono Carlo Scolari, sua moglie Giuseppina Bissolati e, con una pugnalata, Angelo Feudatari (EdC del 26 agosto).
- A Trigolo alcuni operai, tra cui Gaetano Gandolfi, si allontanano da un comizio fascista: questo il pretesto per una “lezione” a base di bastonate (EdC del 26 agosto).
- A Pizzighettone scorreria di un centinaio di camice nere con violazioni di domicilio, pestaggi, minacce per estorcere firme di dimissioni dei consiglieri comunali (EdC del 26 agosto).
- L'operaio ed invalido di guerra Vittorio Pompini è bastonato mentre esce dal cinema “Italia” a Cremona, la “lezione” si ripeterà un mese dopo, presente Farinacci (EdC del 16 settembre e del 21 ottobre).
- Picchiati a S.Daniele Puerari e suo figlio (EdC del 23 settembre).
- A S.Sigismondo l'operaio Vittorio Massera è ferito alla bocca da una revolverata (EdC del 30 settembre).
- Il 21 settembre Guido Miglioli, rientrato a Cremona, è costretto a chiedere protezione in Prefettura dove però viene assediato e minacciato dai fascisti che ne ottengono l'allontanamento .
- Devastata la cooperativa di S.Felice (EdC del 7 ottobre).
- Il 27 ottobre ha luogo il famoso episodio dell'assalto alla Prefettura da parte delle squadre di Farinacci: questa volta gli agenti si difendono sparando, 10 i morti tra le file fasciste. Alla caserma di S. Giovanni in Croce altro assalto fascista con tre uccisi dai carabinieri .
- Giovanni Menta viene aggredito a Cremona mentre sta rincasando, solo, verso le 23. Una quarantina di fascisti lo picchiano e gli impongono di bere olio di ricino (EdC del 9 dicembre).
- Ultimo numero de “l'Eco dei comunisti”. Titolo: “Le elezioni col manganello”. “Ogni domenica in un gruppo di paesi, scelti secondo le possibilità del dislocamento squadrista, si svolgono le votazioni. I lavoratori si recano alle urne, anzi dinnanzi al direttorio del fascio sedente in qualità di seggio elettorale, terrorizzati da un lungo periodo di violenze e minacciati di peggio, a deporre la loro scheda...anzi quella che gli altri gli han posto in mano.
Generalmente la cabina non serve...” (EdC del 9 dicembre).

Il regime ha conquistato Cremona: un tragico bilancio di vittime, 29 persone uccise dagli squadristi, 26 fascisti uccisi in vari scontri anche con le forze dell'ordine

Qui termino l’elencazione. Il regime iniziava il suo totale dominio anche a Cremona. Quanto riportato in questa ricerca, senza dubbio incompleta, porta a cifre impressionanti: Sono circa un centinaio gli episodi di assalto - con danneggiamenti, devastazioni, incendi - a cooperative, camere del lavoro, sedi di partiti di sinistra e PPI, municipi “rossi” nonché case di abitazione di esponenti di sinistra e popolari.
• Circa 200 gli antifascisti picchiati e feriti (anche gravemente).
• 29 le persone uccise dagli squadristi.
• I fascisti contano 13 morti in vari scontri ed altri 13 uccisi dalle forze dell’ordine negli assalti del 27 ottobre ‘22 alla Prefettura ed alla caserma di S. Giovanni in Croce.




Pagina aggiornata alle ore 10:27:16 di Domenica, 20 giugno 2004