Cremona: una rivista di cultura ai tempi del fascismo
Un articolo di Gianfranco Taglietti
Riproduzione: la statua abbattuta nel 1945, il testo prosegue sotto


Il Vascello - L'inserto culturale

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5 - La prima parte del lunghissimo elenco dei collaboratori

L’elenco dei collaboratori (chissà come e da chi redatto?) era lunghissimo: incominciava con il prof. Galileo Agnoli (era stato preside del Liceo scientifico e, in pensione,sarà incaricato di insegnare italiano e latino al Classico, auspice Vittorio Grandi, altro collaboratore). Seguivano Alvise Alovisi (morirà in Russia con le camicie nere), la prof. Fanny Brambati (diventerà una ‘gerarca’e le sarà intitolata una strada, cancellata dopo la Liberazione), Mario Busini (il pittore), Guido Bragadini (altro pittore), il prof. Rodolfo Benini (parente di Gualazzini, professore di statistica alla Università di Roma, studioso d Dante), l’ing. Giuseppe Borsetti (sarà capo-ufficio tecnico del Comune, padre di Aurelia, che andrà sposa di Giorgio Valgimigli, nel 1943, il 26 luglio, quando ‘dai balconi piovevano i busti del Duce’), il prof. Illemo Camelli (‘don’ dal 1908: ‘Dal socialismo al sacerdozio’ sarà la sua opera autobiografica), l’ing. Cantuccio Cantucci, don Agostino Cavalcabò (‘don’ perché marchese), il prof. Gioacchino Catalano, padre di Franco, docente universitario, che passò dai liberali ai socialisti, marito della Degnamerita, segretari a del liceo ‘Manin’), il conte Cesare Calciati, il prof. Vincenzo De Carolis (direttore della cattedra ambulante dell’agricoltura, padre dell’ing. Orsetto), Arturo Ferraroni , noto scultore e padre di Piero, di Vincenzo….).



Pagina aggiornata alle ore 22:36:15 di Mercoledì, 15 dicembre 2004