12 - Due gruppi, uno aristocratico conservatore, laltro di giovani Al gruppo aristocratico-conservatore appartenevano il marchese Agostino Cavalcabò, il marchese Ildefonso Stanga, il col. Carlo Bonetti, mons. Cesare Rota e mons. Guido Astori. Questi signori dalla cultura erudita non si compromisero mai con apprezzamenti al Regime fascista. Il gruppo, definito degli immigrati ,aveva naturalmente la punta di diamante in Farinacci, molisano di Isernia, quasi un mito per loro, e a lui venivano rivolte lodi talora iperboliche. Gioacchino Catalano, di origine siciliana, insegnava disegno e storia dellarte al liceo scientifico e collaborò alla rivista con disegni, illustrazioni, decorazioni varie. Altra figura di rilievo è quella di Nello Lombardo, di Tortorici (prov. di Messina), funzionario delle Poste e assiduo collaboratore con articoli di critica e di storia letteraria, nonché con testi poetici. Giacomo Munaro, di origine veneta, era il competente in storia del teatro ed era critico teatrale e musicale. Ultimo gruppo è quello dei giovani. Alcuni di essi mossero nella Rivista i primi passi e si incanalarono nel mondo della cultura. La loro posizione dottrinale e politica è (comè naturale) complessa . Sono ricordati, dalla Rigoli, Guido Coppini, Ugo Gualazzini, Pier Maria Trucco. Anche dopo la Liberazione , Gualazzini e Trucco continuarono la loro attività, nel ruolo a loro congeniale, amanti comerano di vero amore per la loro città e per la sua promozione culturale. |
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